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Trani – ancora tanti successi per
“La voeite è na guerra”
del regista Marco Pilone
 
DOMENICA 10 GENNAIO 2016 

E’ abitudine comune, quella di dimenticare o ancor peggio di non conoscere quelle che sono le nostre radici sociali, le abitudini, i costumi, i percorsi   culturali ,in  quel passato che và necessariamente ricordato a volte con rimpianti o in alcuni casi preso come esempio per viver meglio quello che è il nostro presente.

Da questa necessità parte la ricercata storia de “La voeite è na guerra” , commedia dialettale tranese in due atti per la regia del Maestro Marco Pilone. Ambientata agli inizi degli anni ’70 , la vicenda di un nucleo famigliare “allargato” s’incastra con le vicissitudini quotidiane ,in un tripudio di sentimenti agro-dolci e la triste realtà di un epoca che vede il colera, protagonista non desiderato e tanto temuto,unitamente alla triste vicenda di una famiglia che tanto desidererebbe un figlio, e all’ immancabile fede cristiana in devozione a San Nicola Pellegrino,unica ancora di salvezza e rimedio ad ogni difficoltà.

Tra i vicoli della città  vecchia di Trani, in un una modesta abitazione ricavata in un  “sottano”,si amalgamano ingarbugliati fraintendimenti a porte aperte, le disgraziate vicende famigliari prendono forma  con l’intervento di amici sempre pronti a sostenere e sorreggere ,anche per morbosa curiosità , il nucleo famigliare,  ad impreziosire  il dialogo mai volgare , oltre al dialetto , perle di saggezza di un tempo che echeggiano ancor oggi nei modi di dire, segno di un linguaggio ricercato dal sapore antico.

Merito al regista e ad ogni attore di aver reso anima e cuore del personaggio interpretato,  regalando ad un pubblico attento momenti di spensieratezza e di riflessione, porgendo con leggerezza un attenta analisi di un contesto socio-storico che non è molto lontano dai nostri giorni, accarezzando con delicatezza , tatto e sensibilità, vicende umane troppo spesso nate a porte chiuse.

 

 

http://www.batmagazine.it/news/2016/01/10/trani-ancora-tanti-successi-per-la-voeite-e-na-guerradel-regista-marco-pilone/?fb_ref=0ed5c48402a449c6a20489c55a87253e-Facebook

 

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La Voéite è na Guérre
la nuova commedia di Marco Pilone
Due atti di sorrisi e riflessioni con tematiche sempre attuali
 
Lunedì 28 Dicembre 2015 

Si chiama "La voeite è na guerr" la nuova commedia di Marco Pilone, andata in scena presso il teatro Mimesis. Ambientati nel 1972 nel centro storico di Trani, i due atti in dialetto tranese hanno perfettamente raggiunto l'obiettivo prefissato dal regista: far sorridere di gusto e far riflettere su tematiche contemporanee. Come sempre accade con le commedie di Pilone, anche in questa allo sfondo nettamente comico si sovrappone quello più tragico, sentimentale e drammatico: se per tre quarti della commedia il registro è prevalentemente comico, verso la parte conclusiva i toni e le riflessioni diventano più seri e creano una vera e propria empatia con gli spettatori. Questo nesso comicità – drammaticità risulta, dunque, pienamente riuscito.

È emerso, inoltre, lo sforzo messo in atto per riprodurre la lingua parlata negli anni '70 che è stata resa in un italiano popolare ricco di detti, giochi di parole e proverbi trasformati in cantilene. Spesso, ascoltando gli attori sembrava realmente di ascoltare i nostri anziani (dialettofoni) che si sforzano di parlare in italiano producendo parole e frasi anche molto comiche. La commedia ha toccato diverse tematiche tradizionali come miracoli, credenze religiose, i segnali di San Nicola fino a tematiche politiche e sociali come la candidatura alle elezioni comunali, la vendita dei bambini, la ricerca di un lavoro e il colera. Come ogni buona commedia che si rispetti anche questa è stata basata su un grande fraintendimento, la cui risoluzione ha toccato l'apice della comicità, per poi passare ad una lunga fase finale riflessiva e con una morale evidente. Giusto spazio è stato dato anche alle musiche che hanno accompagnato perfettamente le scene di vita quotidiana in questo sottano lasciato perennemente con la porta aperta, eccetto nell'occasione in cui "i panni sporchi si sono lavati in casa" e non con il vicinato.

In conclusione, ribadendo l'ottima riuscita della commedia, riproponiamo una delle ultime battute della commedia "La vita è una guerra: si combatte, si vince e si perde, ma l'importante è non alzare mai bandiera bianca", frase che si addice perfettamente al lavoro quotidiano svolto dal teatro Mimesis, fucina di teatro e di arte nonostante tutto.

 

 

http://www.traniviva.it/notizie/la-voeite-e-na-guerr-la-nuova-commedia-di-marco-pilone/

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Il tranese si aggiudica la 16ª edizione del prestigioso Concorso Nazionale Letterario
Marco Pilone si aggiudica il Primo Premio del concorso "Osservatorio" sezione teatro
 
giovedì 27 Marzo 2014

Il lavoro teatrale "Bianco, il colore dell'anima" si classifica primo nella sezione "Teatro" del Premio Nazionale di Letteratura e Teatro "Osservatorio". Il testo di Marco Pilone ha convinto la giuria di qualità che ha esaminato testi provenienti da ogni parte d'Italia e tutti, di ottimo livello. Il riconoscimento ribadisce le già note qualità drammaturgiche dell'autore di "Mio marito ha partorito", "Fermata facoltativa", "Con la morte nel cuore" e tanti altri testi teatrali, in italiano ed in vernacolo, e giunge a coronamento di un felice quarto di secolo di attività, che ha visto Pilone affermarsi sulle ribalte nazionali con testi sempre ottimamente riconosciuti e rappresentati con grande successo di critica e di pubblico.
Tali eccellenti risultati evidenziano la qualità indiscussa del lavoro svolto in questi anni, che ha sempre puntato sull'innovazione e su di una profonda ricerca, nonostante le tante difficoltà che si incontrano nel promuovere teatro in lingua. Questa la motivazione data dalla giuria: "La struttura semplice ma efficace del testo contribuisce a trattare la delicata e stretta argomentazione con originalità e crescente interesse. Tre personaggi in scena. Tre stati d'animo diversi. Attraverso l'arte della parola, capace di dipingere le tante sfaccettature dell'anima, emergono forti ed apparentemente stridenti ed inconciliabili: il senso di colpa, l'omosessualità, l'egoismo, l'interesse, l'immolazione e la morte. Il dramma, oltre che della parola, diventa del reciproco ascolto, perché è proprio nel saper ascoltare l'altro, che si nasconde la capacità di condividerne anche le emozioni. I dialoghi si s
ovrappongono, si incrociano, si lacerano e poi si ricostruiscono. L'emozione diventa la padrona della scena, avvolge lo spettatore e lo porta per mano, coinvolgendolo in maniera serrata nell'evoluzione della storia, che poi è un gran cerchio che si chiude in quel quadro bianco che, come la parola, è all'origine e alla fine della storia. Un quadro bianco, nel quale si può non vedere nulla o anche tutto, giacché il bianco non è assenza di colori, ma la sommatoria di tutti. E tutti i colori sono le emozioni della vita.

 

http://www.traniviva.it/notizie/marco-pilone-si-aggiudica-il-primo-premio-del-concorso-osservatorio-sezione-teatro/

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Teatro, alla tranese Rosaria Molinini il premio nazionale come "migliore attrice caratterista"

Rosaria Molinini della Compagnia Teatrale Mimesis di Trani vince il Primo Premio come migliore attrice caratterista
 
sabato 16 Ottobre 2004

Il Primo premio come migliore attrice caratterista quest'anno è andato a Rosaria Molinini della Compagnia Teatrale Mimesis di Trani con il testo "Quanto son brutte le liti tra mogli e mariti" di Marco Pilone, che ne ha curato anche la regia. Si tratta dell'ennesimo riconoscimento per il Teatro Mimesis.
L'attrice Rosaria Molinini ha vinto il premio "Migliore attrice caratterista" nell'ambito del concorso nazionale "Premio teatro Fita 2004" per l'interpretazione del personaggio di "Fafine". La premiazione è avvenuta nei giorni scorsi al Teatro Stabile di Acireale (CT), a conclusione della diciassettesima edizione della manifestazione, promossa dalla Federazione teatrale nazionale, dalla Regione Sicilia e dalla Provincia di Catania.
Il Teatro Mimesis ha partecipato all'appuntamento con l'opera "Quènd'è brutte a stè a loeite tra megghiaere e maroeite", di Marco Pilone. L'associazione tranese si è così aggiudicata non soltanto il trofeo più ambito dalle attrici caratteriste (46 aspiranti da tutta Italia), ma ha anche ottenuto l'inserimento in concorso di un testo in vernacolo tranese, meta estremamente difficoltosa da ottenere visto che il premio si rivolge essenzialmente ad allestimenti in lingua. Come dire che le valutazioni della giuria - presieduta da Erminia Ferrari Manfredi (moglie del compianto Nino) e composta da autori teatrali e personalità dello spettacolo - sono coincise perfettamente ed all'unanimità nel tenere in considerazione la validità del testo elaborato da Pilone, rilevandone la validità dell'allestimento nel suo complesso e premiando lo stile "impegnato in un testo di ampio valore e notevole varietà di toni, che ha saputo interpretare con puntuale rigore e ricca sensibilità i messaggi dell'autore", e giudicando "intenso il ritmo della rappresentazione, efficace e spontanea la partecipazione corale di tutti gli attori". Fin qui il verbale steso dalla commissione, che della regia di Pilone ha voluto segnalare, fra l'altro, il suo intelligente riallacciarsi "alla vena naturalistica che anima il miglior teatro vernacolare". Di straordinaria rilevanza la vittoria di Rosaria Molinini, che ha ricevuto la seguente motivazione: "Fresca, frizzante e divertente l'interpretazione di Rosaria Molinini che conferma il vecchio adagio che recita - non esistono piccole parti ma solo piccoli attori - e la Molinini che certamente è un'attrice brava e di valore, ha saputo disegnare un delizioso ed efficace personaggio. La ricchezza di toni, di espressioni e la felice ed efficace spontaneità hanno arricchito lo spettacolo presentando al pubblico una irresistibile e divertente commedia. Un ruolo cammeo all'interno di una rappresentazione di ottimo livello".
Dopo aver ottenuto il ventisettesimo riconoscimento in ambito nazionale, il teatro Mimesis è al lavoro in vista del prossimo Natale quando, nel cinema teatro Impero di Trani, presenterà "Dsgrèzzie ad'avàie" una nuova divertente commedia in dialetto tranese, di Marco Pilone che vedrà come protagonista la stessa Molinini

 

http://www.radiobombo.it/news/32767/trani/teatro-alla-tranese-rosaria-molinini-il-premio-nazionale-come-migliore-attrce-caratterista-tra-le-compagnie-amatoriali

 

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"Na bauna megghiàere fàce nu bùene maròeite"
All'Impero arriva la commedia di Marco Pilone
Da martedì, per quattro giorni, risate a teatro col vernacolo tranese

 

Lunedì 16 Gennaio 2012 

Da domani e fino a venerdì (porta ore 20.30, sipario ore 21) si ride e di gusto all'Impero di Trani dove torna la commedia in vernacolo firmata da Marco Pilone e dall'associazione Mimesis. L'ultimo lavoro del regista tranese è una commedia in tre atti dal titolo "Na bauna megghiàere fàce nu bùene maròeite". La scenografia è stata curata da Gianna Pellicciaro, i costumi sono stati realizzati da Marianna Sicolo.

Nel cast, i volti noti e meno noti dell'associazione teatrale: Franco Achille, Giovanni Basso, Enzo Battista, Eleonora Celoro, Enzo Cirillo, Antonietta Croce, Sebastiano Curci, Giulio Di Filippo, Vincenzo Di Micco, Caterina Leuci, Francesco Magnifico, Matteo Mignoni, Domenico Nuzzolese, Paolo Tricarico, Laura Tricarico e Giuseppe Vingi. La regia è ovviamente di Marco Pilone. I biglietti (già disponibili al botteghino del teatro Impero) sono divisi per settore: primo settore 18 euro, secondo settore 15 euro, terzo settore 12 euro.

Marco Pilone presente così il suo lavoro: «Nell'epoca in cui Internet regna sovrano, dove le comunicazioni avvengono attraverso mail, sms e social network, portare in scena una commedia in dialetto può sembrare anacronistico. Non è così: il dialetto fa parte del bagaglio culturale che ognuno di noi porta sulle spalle ed è l'impronta che segna il nostro far parte di un certo luogo, di un certo tempo e che ci assimila e ci pone nel posto preciso della nostra storia personale. Il dialetto rappresenta la nostra etichetta, le nostre radici, la nostra carta d'identità. Il dialetto tranese è la nostra lingua: attraverso essa esprimiamo i nostri modi di dire, i pensieri, i nostri sentimenti, i nostri stati d'animo. E' il mezzo che ci unisce nel confronto, nel dialogo, nello scambio di idee. Il dialetto attuale è diverso dalla lingua ereditaria dei nostri nonni. Tante espressioni si sono addolcite nel corso del tempo, mentre tanti modi di dire si sono persi. Del resto, le trasformazioni del dialetto sono quasi naturali, oggi si parla un dialetto più vicino all'italiano che tende a tralasciare gli antichi termini. Il dialetto inteso come lingua è il mezzo che identifica tutto: i soprannomi, i rioni, le località. Il dialetto dà nuova forma alle parole, riesce a rendere l'idea prima ancora di ridurla in termini precisi, a volte armonizza e a volte indurisce. Il dialetto è l'espressione di un popolo, è come un abito fatto su misura, è come una spugna che assorbe fatti, episodi, luoghi, persone e che restituisce fatti, episodi, luoghi, persone con profilo e identità precisi ma soprattutto con un'anima e, nel nostro caso, con la nostra anima tranese. Amare il dialetto, tramandarlo, usarlo nel nostro quotidiano, insegnarlo ai nostri figli, significa amare noi stessi, significa essere possessori di una grande eredità: l'eredità della nostra storia».

 

http://www.traniviva.it/notizie/all-impero-arriva-la-commedia-di-pilone/

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Stagione teatrale
arriva domani il momento di «Teatro Mimesis»
07 GENNAIO 2009

Domani sera al teatro Impero, alle 21, va in scena "Arte", lo spettacolo messo in scena dalla compagnia Teatro Mimesis con cui l'associazione tranese ha fatto incetta di premi nelle rassegne teatrali amatoriali cui ha partecipato nei mesi scorsi. Fra gli altri premi, quello meritato da Enzo Cirillo a San Benedetto del Tronto, nell'ambito del premio "Fitalia 2008" come miglior attore protagonista. Questa la motivazione: "La facilità con la quale Vincenzo Cirillo cambia registro recitativo, nel bell'allestimento di Marco Pilone, incanta assieme a ritmi comici innati, ma sempre misurati e perfettamente in linea con un personaggio non facile ma che, anche grazie alla sua interpretazione, rende tenero e coinvolgente".
Quello di Cirillo è solo il riconoscimento, il più importante ad uno spettacolo con cui Mimesis ha convinto ovunque. Nel festival di Gravina, ben dodici premi su tredici.
A Trani pareva che lo spettacolo non l'avremmo visto mai per gli alti costi di produzione, poi è arrivato il consorzio Teatro pubblico pugliese a farsene carico, facendolo entrare nella stagione teatrale 2008-2009.
Dello spettacolo ci parla, più diffusamente, il regista Marco Pilone: "Sperimentando un testo complesso con tematiche delicate e particolari, ed avendolo sperimentato in territorio "straniero", abbiamo visto che fuori ha funzionato alla grande e questo mi conforta. Emoziona, fa riflettere e mi fa piacere essere riuscito in qualche modo a rendere un testo drammatico anche comico. A Gravina ridevano quasi istericamente a queste sollecitazioni molto forti.

 

http://www.radiobombo.com/news/42261/trani/stagione-teatrale-arriva-domani-il-momento-di-teatro-mimesis

 

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Teatro, "Mimesis" di Trani
fa incetta di premi a Gravina

 

05 SETTEMBRE 2008

Mentre l'Associazione Culturale TEATRO MIMESIS di Trani, guidata dal suo regista Marco Pilone, ha appena terminato le serate al Monastero di Colonna con Il Festival Trani di Scena 2008, miete successi nei Festival dei paesi viciniori.
Conclusa la rassegna teatrale "Amattori. insieme" - Premio Vito D'Agostino organizzata dalle compagnie teatrali gravinesi "Colpi di Scena" e "La Smorfia" sotto la direzione artistica di Michele Mindicini e Leo Coviello.
Tre dei quattro premi in palio sono andati alla Compagnia "Mimesis" di Trani che, con la piece "Arte" di e regia di Marco Pilone ha vinto il "Premio Vito D'Agostino" come Migliore Spettacolo, il "Premio Dino Lorusso" come Migliore Regia, e, ad Enzo Cirillo è andato il Premio come Migliore Attore Protagonista, infine una citazione particolare agli altri due interpreti Giordano Cozzoli e Giovanni Filannino.
Nell'arena "San Giovanni Bosco" di Gravina dinanzi ad un pubblico numeroso e divertito sono stati assegnati i premi di questa prima rassegna. Premio miglior attore protagonista è stato assegnato ad Enzo Cirillo che ha interpretato Ivan nel lavoro teatrale presentato dalla compagnia Teatro Mimesis di Trani dal titolo "Arte" per la regia Marco Pilone. Ma la la Compagnia Teatro Mimesis si è aggiudicata altri due premi: Miglior Spettacolo - Premio Vito D'Agostino e Miglior Regia - Premio Dino Lorusso assegnato a Marco Pilone.
Arte, presentata per la prima volta durante questa rassegna, ha incantato gli spettatori che sono rimasti in silenzio e attenti, cogliendo ogni parola, ogni pensiero, ogni gesto di questa storia dove i conflitti emergono gradualmente mai banalizzando i forti contenuti ma riservando sempre un nuovo colpo di scena.
La rassegna ha dimostrato inoltre che il pubblico gravinese è pronto e disponibile ad accogliere nuove forme di teatro anche d'avanguardia. Dinanzi alla commedia e alla farsa, al dramma e al monologo, il pubblico è rimasto silenzioso e concentrato lasciandosi andare agli applausi nei momenti opportuni e dimostrando di comprendere e apprezzare anche qualcosa che potesse risultare ostico.
Nella speranza che Mindicini e i suoi compagni di viaggio possano non fermarsi qui e lavorare per la prossima edizione della rassegna estiva 2009, auguriamo a lui e a tutte le compagnie teatrali che hanno partecipato un grande "in bocca al lupo".
Queste le motivazioni dei premi:

Premio Miglior Spettacolo:
Per aver saputo offrire alla platea, un prodotto artistico gradevole nonostante le forti tematiche contenute nel testo. Infatti l'amicizia (tema predominante), la diversità sessuale, l'amore materno, la psicanalisi sono solo alcuni degli aspetti toccati, con garbo e sensibilità, privi di bassa ironia e facile volgarità.
L'interpretazione intensa e costante per tutta la durata della commedia, non è mai corsa dietro al facile applauso ma, al contrario, ha donato al pubblico momenti di riflessione e momenti di umorismo e commozione con una alternanza di ottimi tempi e ritmi recitativi serrati.
Il teatro di introspezione è difficile da offrire ad un pubblico "estivo", ma gli attori della Compagnia Mimesis di Trani sono stati bravi nel prendere per mano il pubblico e portarlo in un viaggio metaforico dentro se stessi.
Premio Miglior Regia:
Per aver diretto in maniera egregia un lavoro teatrale contemporaneo e con la presenza di soli tre attori.
La scelta di una scenografia essenziale ma funzionale si accompagna ad una direzione interpretativa che non lascia niente al caso e permette una graduale e mai banale emersione dei conflitti. I personaggi si presentano caratterizzati in maniera precisa e nitida e, nonostante le tematiche presenti potrebbero risultare piuttosto ardue e ponderose, il testo viene proposto al pubblico in maniera dinamica e nuova.
Premio Miglior Attore Protagonista (Enzo Cirillo):
Per aver interpretato un personaggio: "IVAN" con maestria e grande tecnica recitativa, sapendo alternare l'intensità emotiva a garbate ed opportune trovate umoristiche rendendo l'interpretazione meritevole dell'assegnazione del premio quale migliore attore protagonista della rassegna: "Amattori... insieme" - Premio Vito D'Agostino.
E' importante ancorchè necessario evidenziare che l'ottima interpretazione di Enzo Cirillo, nel ruolo di Ivan, è stata favorita ed esaltata dalla straordinaria performance di Giordano Cozzoli e Giovanni Filannino nei ruoli di Sergio e Marco che di fatto dividono, sebbene idealmente, il già citato premio Vito D'Agostino.

 

http://ilgiornaleditrani.it/notizie/41648/teatro-mimesis-fa-incetta-di-premi-a-gravina

 

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Festival Nazionale del Teatro, premiato il tranese Enzo Cirillo
Ancora importanti riconoscimenti per Mimesis diretto da Marco Pilone
 
Venerdì 3 Ottobre 2008

E' stato assegnato sabato 27 settembre, presso il teatro concordia di San Benedetto del Tronto, il premio FITALIA 2008 al miglior attore protagonista: Enzo Cirillo nel ruolo di Ivan con lo spettacolo "Arte" rappresentato dalla compagnia Teatro Mimesis di Trani, diretta da Marco Pilone. Il premio è stato consegnato dall'avv. Fiammetta Fiammeri, che ha guidato la federazione teatrale nazionale per quattordici anni e che ora è stata nominata presidente internazionale della Coepta, (associazione che si occupa delle relazioni con le federazioni internazionali dell'unione europea). La serata è stata presentata da Barbara Capponi (giornalista RAI), e dall'attore Mirko Petrini (Il sangue e la rosa).

Questa la motivazione: «la facilità con la quale Vincenzo Cirillo cambia registro recitativo, nel bell'allestimento di Marco Pilone, incanta assieme a ritmi comici innati ma sempre misurati e perfettamente in linea con un personaggio non facile ma che, anche grazie alla sua interpretazione, rende tenero e coinvolgente.»

 

http://www.traniviva.it/notizie/festival-nazionale-del-teatro-premiato-il-tranese-enzo-cirillo/

 

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